Il colesterolo LDL è stato individuato come fattore causale per la comparsa di eventi cardiovascolari in una vasta gamma di popolazioni, prima tra tutte quella di pazienti con precedenti episodi cardiovascolari, in cui si stima una percentuale di rischio residuo di eventi maggiore di circa il 30% rispetto ai soggetti sani.

Le Linee guida dell’European Society of Cardiology e European Atherosclerosis Society (ESC/EAS) 2019 sottolineano la necessità di un approccio tempestivo, aggressivo e duraturo nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica documentata (Atherosclerotic Cardiovascular Disease, ASCVD), a rischio cardiovascolare (CV) molto alto e promuovono la massima tempestività nella gestione dei soggetti che sopravvivono all’evento acuto.

Ciò nondimeno, dati recenti mostrano una certa difficoltà già nel management dei pazienti ospedalizzati, che peraltro sono soggetti a elevata dispersione post evento e lo studio HEYMANS relativo all’utilizzo degli inibitori del PCSK9, il registro SWEDHEART, relativo al follow up di pazienti ospedalizzati, ed il nostro registro ALERT LDL, relativo ai target di colesterolo raggiunti in una popolazione di pazienti non selezionati, mostrano che esiste ancora un ampio margine di miglioramento in termini di gestione delle dislipidemie.

Questo evento si ripropone di fornire ausilio decisionale nelle gestioni complesse di pazienti ad elevato rischio cardiovascolare mediante evidenze scientifiche di real world; in particolare, verranno analizzati i protocolli diagnostico-terapeutici disponibili e verranno presentati quelli più appropriati per il trattamento della ipercolesterolemia e della fibrillazione atriale nella pratica clinica quotidiana.

L’obiettivo del convegno sarà pertanto condividere gli strumenti terapeutici più aggiornati per minimizzare il rischio residuo, derivante dal primo evento acuto, nel setting di pazienti che scelgono di proseguire il loro percorso di cura presso le strutture cardiologiche territoriali.