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23/11/2024

Dislipidemie, prevenzione cardiovascolare secondaria e rischio cardiometabolico tra Medicina Generale e Cardiologia Territoriale

La gestione delle dislipidemie e del diabete rappresenta una priorità nella gestione clinica dei pazienti con rischio cardiovascolare elevato e molto elevato in quanto l’LDL è stato individuato come fattore causale degli eventi cardiovascolari per una vasta gamma di popolazioni, prima tra tutte quella di pazienti con eventi cardiovascolari.

A tal proposito, le Linee Guida ESC del 2019, oltre a imporre obiettivi da perseguire con estrema sagacia clinica, da mantenere nel tempo, sottolineano la necessità di un approccio tempestivo, aggressivo e duraturo dei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica (atherosclerotic cardiovascular disease, ASCVD), a rischio cardiovascolare (CV) molto alto, e promuove la massima urgenza nel gestire i soggetti che sopravvivono all’evento acuto. Tuttavia, lo “standard of care” non sempre garantisce il raggiungimento degli obiettivi terapeutici, soprattutto quando diventa imperativo raggiungere e mantenere i pazienti al di sotto dei valori di 55 o 40 mg/dl di colesterolo LDL; pertanto, la comunità scientifica è sempre più convinta che l’approccio stepwise nelle dislipidemie risulta poco gestibile in un setting di pazienti soggetto ad elevata dispersione post evento.

Va inoltre considerato che oggi i pazienti con DMT2 possono beneficiare del trattamento con GLP1 anche in formulazione orale; ciò ha consentito di rivoluzionare il trattamento dei pazienti con diabete, creando un nuovo standard-of-care per i cardiologi. Infatti questa classe di farmaci ha dimostrato di essere in grado di conferire significativi bene ci cardiovascolari e renali, al punto da essere inseriti nelle raccomandazioni delle principali Linee Guida nazionali e internazionali. Questo convegno si ripropone di fornire ausilio decisionale nelle gestioni complesse mediante evidenze scientifiche di real world.

Si discuterà dei protocolli diagnostico-terapeutici più appropriati per le implementazioni delle nuove strategie per il trattamento della ipercolesterolemia, con l’intento di giungere a un agreement decisionale per ridurre al massimo il rischio residuo al paziente durante il ricovero
e nel follow up.

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