Le dislipidemie, in particolare l’ipercolesterolemia con un’ampia diffusione nella popolazione generale, sono tra i maggiori fattori di rischio cardiovascolare modificabili. Ad oggi il successo nell’ottenimento di livelli ottimali di trattamento, per quanto riguarda la frazione LDL del colesterolo, che rappresenta l’obiettivo primario nell’intervento sulla dislipidemia, è ancora del tutto insoddisfacente.

Molti aspetti concorrono in questo insuccesso terapeutico: la scarsa aderenza alle terapie ipolipemizzanti, il timore di effetti collaterali, la mancanza di adeguata informazione sui target terapeutici raccomandati dalle linee guida internazionali e la limitata conoscenza delle opzioni alternative alla farmacoterapia tradizionale. Le Linee Guida ribadiscono l’importanza di portare a target soprattutto i soggetti che presentano un profilo di rischio cardiovascolare elevato, anche con il raggiungimento di obiettivi di trattamento molto ambiziosi, mantenendo un livello di LDL colesterolo più basso possibile.

Le modalità di approccio al trattamento dell’ipercolesterolemia hanno già reso evidente quanto sia importante l’intervento su larga scala con terapie di associazione ai farmaci più tradizionali. Peraltro, negli ultimi anni sono state rese disponibili nuove categorie di farmaci che hanno rappresentato una evoluzione epocale relativamente ai meccanismi di controllo dell’ipercolesterolemia rivoluzionando lo scenario di trattamento del paziente ipercolesterolemico.

L’obiettivo del corso è approfondire l’utilizzo delle diverse opzioni terapeutiche, analizzando i contesti clinici in cui integrare in modo appropriato i nuovi farmaci per l’ipercolesterolemia in uno scenario razionale ed efficace.